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Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione

RESTAURO 2024: digitale, sostenibile, internazionale. Appuntamento a Ferrara Expo dal 15 al 17 maggio per la XXIX edizione

Si avvicina l’appuntamento con il Salone Internazionale del Restauro, evento di riferimento a livello mondiale per i Beni Culturali e Ambientali. A caratterizzare l’expo 2024, un’offerta articolata e di qualità, guidata da sostenibilità e innovazione.

A Ferrara un’area espositiva di prestigio, 16 Paesi esteri presenti con 50 delegati e un palinsesto formativo che – tra workshop, mostre, convegni e laboratori di idee – fornirà alla community professionale strumenti e aggiornamenti per creare sinergie e profilare i più attuali trend di sviluppo.

Roma, 23 aprile – Negli ultimi anni il mondo del restauro ha attraversato una fase di rapida crescita, trainata da diversi fattori quali superbonus Sisma, Eco e Facciate, oltre ai finanziamenti europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Un impulso che ha rafforzato le imprese della filiera, generando un aumento delle attività e aprendo la strada a nuove opportunità: sfide significative che richiedono l’attenzione di esperti e istituzioni. Attualmente, il motore principale di questa crescita è rappresentato dai finanziamenti del PNRR che, fino al 2026, costituiranno la colonna portante delle commesse pubbliche nel settore del restauro e della riqualificazione. Le risorse destinate includono: 1,1 miliardi di euro per la rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale, e 2,72 miliardi di euro per l’industria culturale e creativa 4.0. A dicembre 2024 inaugurerà l’anno del Giubileo, un’occasione senza precedenti per la riqualificazione architettonica e urbana, supportata da ingenti fondi che devono essere impiegati entro la fine dell’anno.
È in questo scenario che si prepara ad aprire le porte il Salone Internazionale del Restauro, in programma a Ferrara Expo dal 15 al 17 maggio 2024. Con una proposta culturale e un’area espositiva di prestigio e interesse, Restauro 2024, primo e unico appuntamento in Italia qualificato a livello internazionale ISO2563 e certificato ISFCERT, proporrà una tre giorni dinamica e funzionale, dove esperti e operatori potranno condividere conoscenze, raccontare processi, scoprire materiali, tecnologie e soluzioni per un futuro sostenibile, efficiente, digitale e integrato per l’intero comparto.
«Hub di riferimento a livello mondiale nell’ambito dei beni culturali e ambientali, Restauro 2024 è luogo d’incontro e scambio di saperi e conoscenze che contribuiscono all’unisono alla tutela dell’inestimabile
patrimonio storico-artistico mondiale. – dichiara Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo – Caratterizzato da una proposta espositiva unica e da un autorevole programma convegnistico e formativo, il Salone è vetrina dell’eccellenza italiana del restauro, un mestiere di altissimo prestigio, che affonda le sue radici nell’artigianalità di più nobile accezione. L’Italia, con il suo modello di valorizzazione dei beni culturali, è esempio virtuoso che attrae l’attenzione di numerosi Paesi nel mondo, desiderosi di potenziare questo aspetto.
Il Salone del Restauro assume in questo contesto un ruolo di primo piano, qualificandosi come piattaforma autorevole in cui si tracciano le direzioni future del settore, motore per la crescita culturale, sociale ed economica».

TECNOLOGICO, INNOVATIVO, SOSTENIBILE: UNO SGUARDO AL SALONE
Crocevia dinamico e stimolante in cui interagire e mettere a fattor comune know-how ed esperienze, il Salone Internazionale del Restauro offrirà alla business community un’opportunità senza pari per mettere in luce competenze e professionalità per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico. In un settore sempre più complesso in cui mercati e professionisti sono chiamati a dialogare e interagire, sviluppando un
approccio progettuale condiviso e sinergico, i padiglioni di Ferrara Expo offriranno una visione sugli ultimi prodotti e soluzioni disponibili e forniranno una panoramica sulle sfide e tendenze che stanno caratterizzando il comparto.
Esporranno in fiera aziende specializzate nel restauro di beni artistici, storici e archeologici, nel restauro conservativo e di consolidamento, così come imprese che producono o distribuiscono macchine innovative per la preservazione del patrimonio culturale.
Tecnologie all’avanguardia, strumentazioni e diagnostica saranno rappresentate a evidenziare l’importanza della ricerca scientifica anche in quest’ambito. Fungendo da catalizzatore per un ampio ventaglio di settori altamente interconnessi, l’expo sarà vetrina per una vasta gamma di prodotti e servizi, come materiali di nuova generazione, impiantistica, pulizia e ripristino di superfici, illuminotecnica, multimedia e software
per la progettazione, Building Information Modeling (BIM), soluzioni antisismiche, attrezzature per la sicurezza e il cantiere, e proposte per la riqualificazione energetica.
Università, istituti d’arte, scuole di restauro, laboratori ed enti di formazione, centri di ricerca e catalogazione, unitamente a enti pubblici e privati dedicati all’ambiente, tutela e recupero saranno parte integrante del Salone: una partecipazione strategica che testimonia l’impegno congiunto nel voler valorizzare l’intero comparto. E ancora i musei, le biblioteche, gli archivi e i servizi editoriali saranno fondamentali per promuovere la collaborazione tra le diverse realtà e garantire la tutela e la salvaguardia del ricco patrimonio culturale italiano.

PONTI CULTURALI E RELAZIONI DI VALORE: I PLUS DI RESTAURO 2024
Ministero della Cultura: laboratori e convegni
Anche l’edizione 2024 del Salone Internazionale del Restauro gode del patrocinio del MiC, presente in manifestazione con una sua area istituzionale. Lo spazio del Ministero, oltre a ospitare istituti, musei, segretariati e soprintendenze, darà vita a tre giorni di iniziative offrendo workshop, laboratori per ragazzi e sessioni di approfondimento per potenziare saperi e competenze degli operatori.
La convegnistica sarà particolarmente attenta al rapporto tra restauro e sostenibilità ambientale, promuovendo pratiche e metodologie che rispettino l’ambiente e utilizzino materiali eco-compatibili. Questo
impegno riflette la consapevolezza dell’importanza di preservare il patrimonio culturale in modo responsabile e sostenibile per le generazioni future.
Verso la Restoration Week: i delegati di 16 Paesi alla scoperta del restauro Made in Italy
Momento centrale della Restoration Week, evento itinerante che promuove il restauro Made in Italy sui mercati globali, sarà il Salone del Restauro. Grazie alla partnership con Assorestauro e alla collaborazione
con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione InternazionaleAgenzia ICE, Restauro 2024 è pronto a ospitare il 15 e il 16 maggio prossimi 50 delegati internazionali provenienti da 16 Paesi: Albania, Arabia Saudita, Azerbaijan, Bulgaria, Giordania, Iran, Israele, Kosovo, Libano, Libia, Marocco, Mozambico, Stati Uniti, Turchia, Ucraina e Uzbekistan. Nazioni che mostrano una crescente attenzione al recupero del proprio ‘cultural heritage’ – patrimonio storico-artistico da valorizzare all’interno della comunità – e che guardano all’Italia come centro di eccellenza per prodotti, servizi, tecnologie e know-how legati al mondo del restauro e della conservazione dei beni culturali.
La Restoration Week accoglierà, nella settimana che va dal 13 al 17 maggio, la nutrita delegazione estera offrendole la possibilità unica di immergersi nel mondo del restauro attraverso esperienze esclusive e incontri diretti con professionisti del settore.
Assorestauro ha pianificato incontri direttamente nei cantieri, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di conoscenze tra esperti italiani del restauro e le loro controparti internazionali. Il programma della
Restoration Week 2024 include tra l’altro visite a luoghi normalmente non accessibili ai visitatori.
Si partirà dalla Lombardia, con i cantieri del Duomo di Milano e del Castello Sforzesco, per poi proseguire alle Scuderie di Montel vicino a San Siro.
Il percorso continuerà in Emilia-Romagna, dove saranno realizzate attività di scambio internazionale all’interno dei padiglioni di Restauro 2024 e dove sono previste aperture eccezionali: i delegati accederanno al cantiere appena concluso della Chiesa di San Paolo a Ferrara, chiusa al pubblico dal terremoto del 2012, e visiteranno l’ex convento dei Teatini, attualmente in fase di restauro. La tappa conclusiva sarà a Crevalcore, vicino a Bologna, per esplorare il cantiere di ricostruzione del Teatro Comunale.
Una partecipazione e un programma significativi, dunque, che contribuiranno a creare, insieme ai numerosi incontri B2B con gli espositori e a una piattaforma di networking appositamente realizzata, importanti opportunità di crescita, volte a fare sempre di più di Restauro e della Restoration Week un centro di idee, confronti e connessioni.

Dal globale al locale: il valore del restauro per la tutela del territorio e delle comunità
Sono di stretta attualità alcune specifiche iniziative di Restauro 2024. Il calendario prevede in particolare approfondimenti sulla ricostruzione post sisma in Turchia e su quella a conflitto in corso in Ucraina, coordinati da ICE Agenzia e Assorestauro: due occasioni per riflettere sulla centralità dell’arte e del suo recupero anche in contesti e situazioni estremi. Non solo patrimonio universale, ma via necessaria e insostituibile di ripartenza per le popolazioni e i Paesi coinvolti.
Sarà invece la Regione Emilia-Romagna a organizzare una serie di attività sulle sfide future della conservazione, volte a valorizzare il patrimonio culturale locale, offrendo agli operatori del settore e al pubblico la possibilità di conoscere le eccellenze artistiche e storiche del territorio.
Tra workshop e incontri, la partecipazione della Regione Emilia-Romagna contribuirà ad arricchire e consolidare il ruolo del Salone come punto di riferimento nel panorama culturale e artistico internazionale.

Archeolog e MiC: percorsi di recupero e valorizzazione.
Sarà affidato ad Archeolog ETS – associazione del Gruppo FS, nata nel 2015 e composta dalle società del Polo
Infrastrutture RFI, Anas con la controllata Quadrilatero Marche Umbria, e Italferr – il compito di presentare il nuovo Protocollo d’Intesa con il Ministero della Cultura, finalizzato a restaurare, conservare e valorizzare siti e reperti archeologici rinvenuti durante la realizzazione e la manutenzione di opere ferroviarie e stradali.

Spazio expo Assorestauro
Partner strategico del Salone, Assorestauro, Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano, contribuirà ad arricchire la manifestazione ferrarese con un programma convegnistico di alto livello.
Lo spazio sarà animato dalla presenza delle aziende associate ad Assorestauro che porteranno in fiera prodotti – materiali, attrezzature e tecnologie – e best practice di un settore impegnato nella riqualificazione
di edifici di valore storico-culturale e composto di piccoli e grandi professionisti che costituiscono un modello
unico al mondo.

Le dimostrazioni a cura di Formedil
Murales e graffiti, pulizia della tela e lavorazione di intonaci, ma anche tecnologica, visori e realtà aumentata nei cantieri di restauro: di questo e molto altro si occuperà Formedil con la collaborazione e la partecipazione
di 12 scuole edili in arrivo da tutta Italia.

CULTURA E FORMAZIONE, CUORE PULSANTE DI RESTAURO 2024
L’autorevole palinsesto di incontri e iniziative, riflesso autentico e puntuale delle tematiche e delle soluzioni che ruotano attorno al settore, sarà al centro della XXIX edizione del Salone. Si affronteranno questioni cruciali, dalla digitalizzazione dei beni culturali alle nuove emergenze, come terremoti e cambiamenti climatici, passando per l’importanza strategica della sostenibilità e dell’efficientamento energetico.

Tra le iniziative confermate spiccano le tavole rotonde su scenari e prospettive del restauro nel Terzo Millennio e il convegno sul restauro Made in Italy, le sue prospettive per il futuro e la sua significativa capacità di influenzare trend e consuetudini internazionali. Altrettanto centrale il convegno internazionale sullo stato dell’arte del Restauro in Italia e in Europa.
Di grande interesse il workshop sul ruolo dell’illuminazione nella fruizione delle opere d’arte e i convegni sulla sicurezza di strutture e infrastrutture e sull’importanza delle indagini diagnostiche.
L’edizione 2024 del Salone ha in serbo anche l’incontro dedicato al progetto Restituzioni, nel quale, attraverso il racconto dei restauratori coinvolti, saranno presentati gli esiti di alcuni interventi realizzati nelle ultime edizioni del programma di restauri curato e gestito da oltre 30 anni da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il MIC e gli Enti ministeriali preposti alla salvaguardia delle opere del patrimonio nazionale.
La XXIX edizione di Restauro si preannuncia un appuntamento da non perdere sia per gli addetti ai lavori, sia per un pubblico più ampio di appassionati e curiosi.

L’ingresso in manifestazione è gratuito, previa registrazione obbligatoria sul sito www.salonedelrestauro.com

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Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali è organizzato da Ferrara Expo, società del Gruppo BolognaFiere, in collaborazione con Assorestauro e con il supporto del Ministero degli Affari Esteri
e della Cooperazione Internazionale e di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

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