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Il restauro italiano, tra innovazione, sostenibilità e nuove opportunità di mercato

Market Watch ha analizzato il profilo e il trend del restauro italiano: un comparto in crescita che genera circa 3 miliardi di euro di fatturato, muovendosi tra opportunità di sviluppo sostenibile e innovazione tecnologica.

Il settore del restauro in Italia genera quasi 3 miliardi di euro di fatturato annuale, grazie anche alla domanda internazionale, che apprezza l’alto livello di competenza e specializzazione delle imprese italiane. Questo è quanto evidenziato dal Market Watch “Le imprese italiane del restauro: profilo e trend, elaborato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis. Il report è stato presentato il 16 settembre scorso a Mestre, durante le giornate studio organizzate in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Secondo il Market Watch, il settore del restauro conta circa 574 imprese – distribuite principalmente nel Nord Italia, tra Veneto, Lazio e Lombardia – per un fatturato complessivo di 2,8 miliardi di euro, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente e un tasso di crescita annuale del 20% nell’ultimo triennio.

Si registrano dati in aumento anche sul fronte occupazionale, con il numero di addetti salito a 10.476 rispetto agli 8.541 registrati a fine 2020. L’espansione del settore è stata guidata dalla crescente domanda internazionale di consulenze, che ha riconosciuto l’eccellenza del Made in Italy nella conservazione del patrimonio artistico e culturale. Uno stimolo che ha generato un aumento annuale degli investimenti del 10%, rafforzando il ruolo del restauro italiano, capace di coniugare tutela del patrimonio e risultati economici.

L’Italia è da sempre un punto di riferimento globale nel restauro e nella conservazione del patrimonio culturale, un settore strategico per lo sviluppo economico del nostro Paese, capace di valorizzare il know-how italiano anche livello internazionale e di rendere ancora più straordinario il patrimonio storico, artistico e ambientale del nostro territorio.

“Anche nel 2025, anno del suo trentennale, il Salone Internazionale del Restauro sarà luogo d’incontro e scambio di saperi e conoscenze che contribuiranno a rafforzare la collaborazione tra le parti e a sviluppare strumenti e strategie per una gestione ottimale del patrimonio culturale. Investire in processi di restauro funzionale, che abbraccino innovazione, tecnologia e sostenibilità, significa trasformare questo settore in un motore economico per nazioni, città e territori e il Salone del Restauro gioca, come manifestazione leader in Italia, un ruolo di primo piano in quest’ambito.” commenta Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo.

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